In gravidanza sarei stata esattamente a metà strada, e adesso eccoci qui a parlare di Vincy e delle tante cose che con lui sto scoprendo. Come annunciato la settimana scorsa Vincy ha iniziato a fare una piccola integrazione di latte artificiale per quanto riguarda l'ultima poppata della sera, perché a parere mio e dati alla mano, il bambino oltre ad aver "arrestato" la crescita aveva una fame che con il mio latte non riusciva colmare.
Dopo averne parlato sul blog ed essendo iscritta a tanti gruppi di mamme su Facebook, ho deciso di confrontarmi con altre "colleghe" su un gruppo che parla proprio di allattamento. Non vi nego che averne parlato ed aver cercato dei consigli da chi magari in merito ne poteva sapere più di e mi ha fatto sentire sicuramente meglio ma nonostante io abbia spiegato nel dettaglio il "problema", parlando del mio pediatra come medico assolutamente pro allattamento, parlando delle mie sensazioni, ecc... mi sono sentita un po'"tradita". Non è stato facile per me scegliere questa strada nonostante Vincenzo abbia collaborato da subito nello sfamarsi con biberon, quindi mi aspettavo più sostegno e meno accuse da altre mamme visto più che altro che io stavo cercando aiuto. Chi mi ha fatto praticamente intendere di essere un'ignorante, chi ha giudicato il mio pediatra come uno che ci guadagno con LA (0.0) ecc... Insomma ci sono rimasta parecchio male, anche se qualche commento si è salvato e tra questi, molte mamme mi hanno consigliato di confrontarmi con una consulente all'allattamento.
Seguendo questo consiglio, e alla fine provare non mi costava nulla, ho fatto le mie classiche ricerche su internet e trovato un nominativo a cui potermi rivolgere, ho inviato un email: santa tecnologia. Nel giro di un paio di giorni mi sono messa in contatto con una ragazza, mamma di tre bambini, che mi ha ascoltato e consigliato alcuni modi per riuscire a soddisfare il bisogno di Vincy cercando di eliminare piano piano il LA.
È stata una telefonata molto istruttiva, piacevole e confortante. Una persona deliziosa che non ha giudicato me, non ha giudicato il mio pediatra ma ha semplicemente valutato la situazione con i dati oggettivi che le ho fornito. Mi ha sostenuto moralmente e grazie alle sue parole, al suo quotidiano sostegno e ai suoi consigli sembra che effettivamente io possa ritornare, con un po' di pazienza e costanza, ad allattare il mio bambino come prima eliminando l'odioso e costoso LA.
Già perché dopo aver scelto il LA Vincy non solo è andato in diarrea ma ha dovuto assumere un latte specifico per questi casi che, indipendentemente dalla marca, ha dei costi davvero da fuori di testa. Ammiro le mamme che soprattutto per scelta decidono di allattare artificialmente perché ci vuole davvero coraggio e pazienza per spendere tanti soldi. Al di fuori del lato economico comunque allattare è uno dei piaceri più belli e intimi che si creano con il bambino e vorrei prolungarlo il più possibile esattamente come ho fatto con Cesare, perché come per tutte le cose è bello poter rivivere ogni momento al meglio soprattutto se sono quelli più piacevoli.
PH MammaCheVita
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