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Il peso nel neonato.

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Inutile nasconderlo oltre che impossibile farlo: Vincenzo è un bellissimo bambino che a soli due mesi ha superato abbondantemenete i 6kg. Tralasciando i vari nomignoli come ciccione o "zasso" (ciccione in dialetto calabrese) che gli vengono affibbiati, trovo che sia un bambino in ottima forma e soprattutto in ottima salute. In primis perché non è "gonfiato" dal latte artificiale (con questo non voglio assolutamente criticare chi, per scelta o per necessità, lo utilizza) ma la sostanza è data solo dal latte di mamma, e in secondo luogo perché oltre alla mole fisica è un bimbo che cresce molto anche in altezza.
Spesso però sia io che suo padre, ci troviamo a confrontate la sua crescita con quella del fratello, in quanto questo suo essere così "grande" ha disorientato i nostri programmi sul vestiario e tutto quello che concerne un bimbo della sua età con una crescita diciamo "normale". 
Confrontando i due bambini e i diversi dati sulla tabella percentile abbiamo infatti una differenza del 50% tra i valori. Ricordo ancora l'ansia che mi veniva ad ogni pesata di Cesare, perché nonostante aumentava in maniera regolare le sue misure, avevo la sensazione che come bimbo crescesse più piccolino rispetto ai suoi coetanei e questo ammetto che mi turbava parecchio, con Vincenzo invece ho esattamente la sensazione opposta.
L'avere due figli però mi aiuta a entrare molto più nell'ottica che ogni bimbo è diverso dall'altro e loro sono la dimostrazione vivente di questa frase. Entrambi allattati esclusivamente al seno, (di sui Cesare fino all'anno di vita) stanno avendo infatti scatti di crescita totalmente diversi partendo proprio dal giorno della nascita.
Quindi qual'è il modo più giusto per loro di crescere? Quali tabelle bisogna seguire? Mi ha particolarmente colpito un email che ho letto oggi il cui titolo era "Non lo devi vendere a peso!" ed è vero!! Non bisogna fare a gara con la salute dei nostri figli, ne imbottirli fino a farli scoppiare solo per darci un piacere. Ogni bimbo ha le sue esigenze e i suoi ritmi di crescita, e delle volte anche se ci vuole un pò, basta solo capirlo.
Io personalmente dopo l'ansia del primo figlio, in cui ero addirittura arrivata a pesarlo prima e dopo ogni poppata, con il secondo sono stata "quasi menefreghista". Lo peso uno/due volte a settimana e confronto il peso con il valore della settimana precedente, da li mi accorgo se il bambino sta crescendo in modo regolare e soprattutto se prende peso. Può infatti capitare che un giorno ingrassi il doppio mentre il giorno dopo non aumenti nemmeno di un grammo proprio perché ha compensato in un altro momento. Quando sei mamma per la prima volta queste cose non le sai, e in molte (me compresa) si fanno prendere dall'ansia: con Cesare succedeva...spesso.
Con Vincenzo invece sono partita subito non volendo fare la stessa fine della prima esperienza. Tornata a casa dall'ospedale ho iniziato a pesarlo in giorni prefissati e quando non prendeva il giusto peso (ed è capitato), onestamente lo facevo solo presente al pediatra senza allarmarmi. Ci sono stati giorni in cui mi sono addirittura dimenticata di controllare il display della bilancia senza farne una malattia. Ma questo succede solo perché, insomma...lo vedete quanto è morbido? Se una settimana non ingrassa di 300gr non c'è da urlare alla tragedia! E la conferma di questo me l'ha data anche il pediatra. È infatti importante conoscere e farsi consigliare dal proprio medico le soluzioni migliori ai nostri problemi, e se un bambino cresce più del dovuto, se per qualche tempo non aumenta in modo regolare come da "tabella", non bisogna entrare nel panico. È vero anche che uno stop della crescita non deve essere ne duraturo ne troppo frequente. L'importante è comunque far sempre presente al pediatra i nostri dubbi e le nostre paure, io almeno con il mio faccio così!
Credo comunque che questa seconda esperienza di mamma sia più rilassante sotto alcuni aspetti proprio perché sapendo già come mi devo comportare, penso di saper mantenere il giusto equilibrio tra le emozioni e le esigenze, questo mi aiuta molto a superare qualche piccolo dubbio o timore che ogni tanto può ancora sorgere, perché dal tronde sono pur sempre una mamma!
Bimbi che sorridono
PH MammaCheVita 
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Giada

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