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Il primo vaccino

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Passati i primi tre mesi anche per Vincenzo è arrivato il momento del primo vaccino. Che dire... sicuramente ansia e sconforto hanno fatto da protagonista nel mio stato d'animo durante tutta l'attesa. Ricordando infatti la terribile esperienza di Cesare ammetto che non ero affatto tranquilla: ma non per i sintomi che aveva avuto dopo l'iniezione perché ringraziando il cielo, tranne un pò di insofferenza aveva reagito alla grande, ma bensì per il durante.
Quando portai Cesare a fare il primo vaccino fu una vera tortura per entrambi anche se indubbiamente maggiore per lui. Cesare dovette sopportare lo "stress" fisico del momento perché in fondo sempre di punture si trattava, ma io non ero affatto preparata all'enorme stress psicologico di quegli attimi. Sono passati solo 16 mesi da allora e ricordo tutto come se fosse successo oggi: urla di dolore unite a disperazione. Un pianto ininterrotto con tutta la forza che aveva in corpo... io piansi con lui. Fu davvero orribile, ma se penso che molte mamme sopportano situazioni ben peggiori mi rendo conto che la reazione forse fu esagerata. Purtroppo però non facile, anche se necessario, sopportare il dolore di tuo figlio rimanendo impotente davanti ad una situazione che non puoi gestire. Tenere fermo tuo figlio mentre gli viene fatta una puntura è davvero difficile, o almeno per me è stato così.
Ieri mattina quindi arrivati in ospedale ha iniziato a venirmi una certa ansia e iniziarono i dibattiti tra me e PapàCheVita perché io volevo assistere e lui invece voleva rimanessi fuori (memore delle precedenti esperienze). Arrivato il momento dell'iniezione mi piazzai davanti alla faccia di Vincy, Salvo gli teneva le gambe e la dottoressa pronta con la siringa in mano tipo scena di un film. Ammetto di aver avuto paura, un flash back della prima esperienza mi è passato davanti agli occhi e ho cercato di farmi forza e il primo ago è entrato. Vincy mi ha guardato, ha emesso un mezzo pianto e si è tranquillizzato subito, osservandomi per capire cosa fosse successo... seconda puntura. Qui invece il piccolo ometto si è fatto sentire un pò di più, ha strillato un pochino ma si è tranquillizzato quasi subito facendosi cullare dalla mamma... non ci potevo credere: era stato bravissimo!! Finita la seconda puntura mi sono accorta che io mi sentivo tranquilla anche perché Vincy non aveva un pianto disperato che conosco bene (vedi le coliche) e quindi il mio ruolo di sostenitrice morale l'avevo interpretato alla grande.
Adesso, valutando a mente fredda l'accaduto, non so cosa possa aver scatenato in lui una così "pacifica" reazione: forse la ciccia ammortizzante, forse la bravura della dottoressa, forse il fatto di percepire tranquillità da parte nostra, non lo so! Ma è stato davvero bravo.
Ho provato anche a pensare che forse, il fatto che sia un bimbo che se deve piangere PIANGE, l'abitudine che abbiamo nei suoi confronti ci ha aiutato ad interpretare meglio il suo dolore, perché effettivamente Cesare non si sentiva molto quando aveva l'età di Vincy e sentirlo piangere, quando succedeva, era straziante. Con Vincy il concerto spesso e volentieri è plurigiornaliero e magari può aver aiutato. Sicuramente le punture fanno male, soprattutto a bimbi così piccoli che, in teoria, hanno un livello di sopportazione del dolore inferiore rispetto ad un adulto, ma a noi è andata bene.
In compenso è stato insopportabile dal tardo pomeriggio fino a a stamattina! Diciamocelo però, non è che si può pretendere tutto dalla vita, ma avere l'ennesima testimonianza mi ricorda che effettivamente è vero, ogni bimbo è a se, e i miei figli sono ogni giorno di più l'uno l'opposto dell'altro!
Paura da vaccino
PH MammaCheVita 
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Giada

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